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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

LA RICEVUTA DELLA CIE VALIDA COME DOCUMENTO DI IDENTITA’

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In occasione delle recenti consultazioni elettorali si è avuto modo di constatare che gli elettori sono stati ammessi al voto anche con la sola ricevuta che attesta di aver richiesto a tutti gli effetti la CIE. Al riguardo infatti il Ministero dell'Interno ha diffuso una interpretazione condivisa con l'Ufficio legislativo del Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione con la quale si afferma ". ..è da ritenere che la ricevuta della CIE - in quanto munita della fotografia del titolare, dei relativi dati anagrafici e del numero della CIE cui si riferisce - risponda ai requisiti del documento di riconoscimento di cui all'art. 1, comma 1, lettera C, del d.P.R. n. 445/2000" . Si ritiene tale interpretazione assolutamente condivisibile e, nella circostanza si potrà quindi identificare il cittadino con la ricevuta della CIE senza ulteriori adempimenti. Parere ANUSCA del 30/04/2018

CONVIVENZA DI FATTO ANCHE SE NON SI ABITA INSIEME – IL PARERE DELLA CASSAZIONE (AI FINI DEL RICONOSCIMENTO DEL RISARCIMENTO)

Per ritenere configurabile una convivenza more uxorio , rilevante anche ai fini della risarcibilità del danno subito da un convivente in caso di perdita della vita dell'altro, l'elemento della coabitazione assume un valore recessivo e non dirimente. Al giorno d'oggi, infatti, capita non raramente che per esigenze di diverso tipo (lavorative, assistenziali, ecc.) le parti trascorrano del tempo in case diverse pur non venendo con ciò meno l'esistenza di una famiglia. La convivenza di fatto, infatti, sussiste qualora due persone siano legate da un legame affettivo stabile e duraturo, in virtù del quale abbiano spontaneamente e volontariamente assunto reciproci impegni di assistenza morale e materiale. Lo ha rammentato la Corte di Cassazione, terza sezione civile, nell'ordinanza n. 9178/2018 (qui sotto allegata), accogliendo il ricorso della compagna del de cuius volta a ottenere il risarcimento dei danni, patrimoniali e non, conseguenti alla morte di quest'ultimo.